Nato a Napoli nel 1858, Ruggiero
Leoncavallo da bambino si trasferì con la famiglia in provincia di
Cosenza, a Montalto Uffugo, dove il padre fu pretore. In
giovanissima età assistette ad un fatto di sangue che,
successivamente, lo ispirò per la realizzazione dell'opera
Pagliacci. Studiò al Conservatorio di San Pietro a Majella nella sua
città natale il pianoforte con i Maestri Siri, Simonetti e Benedetto
Cesi e la composizione con i Maestri Ruta e Lauro Rossi.
Giuseppe Di Stefano,
“Mattinata”
Compositore di musica scenica,
dopo alcuni tentativi operistici giovanili non particolarmente
fortunati, sulla scia del grande successo riportato nel 1890 da
Cavalleria rusticana di Mascagni, compose un'opera verista
destinata a grande fortuna: Pagliacci. Rappresentata per la
prima volta nel 1892 al Teatro Dal Verme di Milano, sotto la
direzione di Arturo Toscanini, l'opera riscosse un successo
immediato ed è, forse, l'unica creazione di Leoncavallo che non sia
mai uscita dal grande repertorio lirico. La sua aria più celebre,
Vesti la giubba, registrata da Enrico Caruso, fu il primo disco
al mondo a toccare il milione di copie di vendita.
L'anno successivo (1893) venne
rappresentata a Milano l'opera I Medici, ma né questa
creazione, né la successiva, Chatterton, rappresentata a Roma
nel 1896, ottennero il successo sperato. Anche La Bohème,
rappresentata per la prima volta al Teatro La Fenice di Venezia nel
1897, dopo un buon avvio iniziale, fu messa in ombra dalla crescente
notorietà dell'opera omonima di Puccini (1896), con cui condivide il
titolo ed il soggetto, basato sul romanzo Scènes de la vie de Bohème
di Henri Murger.
Luciano Pavarotti “Vesti la giubba”
(Pagliacci)
Verso la fine del XIX secolo
Leoncavallo approdò a Brissago (Svizzera), dove nel 1903 egli affidò
all'architetto Bernasconi il compito di costruirgli una villa a
Brissago, Villa Myriam. Lì il Maestro visse fino al 1916, anno in
cui dovette venderla per far fronte alle ristrettezze finanziarie.
Fino ad allora, la sua villa fu un punto di ritrovo per direttori di
teatro, scrittori, cantanti, editori (Toscanini, Caruso, Sonzogno…).
I brissaghesi, consapevoli del suo attaccamento al paesello, gli
concessero nel 1904 la cittadinanza onoraria.
Intanto Leoncavallo componeva
Zazà (1900), ricordata per due arie rimaste in repertorio. Tra
le molte romanze da lui composte, la più famosa è Mattinata,
che lo stesso Leoncavallo suonò l'8 aprile del 1904 al pianoforte,
cantata da Caruso.
Enrico Caruso, “Mattinata”
Il compositore morì a Montecatini
Terme nel 1919. Fu seppellito a Firenze nel cimitero delle Porte
Sante. Le sue spoglie mortali, assieme a quelle di sua moglie Berthe,
dando seguito al suo desiderio, verranno traslate a Brissago nel
1989. La tomba è situata nel portico del XVII secolo, accanto alla
chiesa rinascimentale di Madonna del Ponte.
Fara Misuraca
Alfonso Grasso
Maggio 2011
Opere
Pagliacci (Milano, 21
maggio 1892)
I Medici (Milano, 10
novembre 1893)
Chatterton (Roma, 10
marzo 1896)
La bohème (Venezia, 6
maggio 1897)
Zazà (Milano, 10
novembre 1900)
Rolando di Berlino
(Berlino, 13 dicembre 1904)
Maià (Roma, 15 gennaio
1910)
Zingari (Londra, 16
settembre 1912)
Mameli (Genova, 27
aprile 1916)
Edipo re
(rappresentata postuma a Chicago il 13 dicembre 1920)
Prestami tua moglie
(Montecatini, 2 settembre 1916)
A chi la giarrettiera?
(Montecatini, 1919)
Il primo bacio
(Montecatini, 29 aprile 1923)
La maschera nuda
(Napoli, 2 maggio 1925)
La Jeunesse de Figaro
“Mattinata”, registrazione dal vivo 23/12/2009 Teatro della Pergola, Firenze
Altre
composizioni
La nuit de mai (Poema
sinfonico tratto da Alfred de Musset, Sala Kriegelstein, Parigi
1886)
Seraphitus Seraphita (Poema
sinfonico tratto da Séraphîta di Honorè de Balzac, Teatro alla
Scala, Milano, 1894)
Mattinata (Romanza,
scritta per Enrico Caruso nel 1903
Pierrot au cinema
(Capriccio d'amore, libretto di C. Trulet, 1916)
Composizione
incompiute
Messa da requiem
(completata dal Maestro József Ács nel 2009. Il requiem completo
è stato eseguito in prima rappresentazione mondiale al Festival
Leoncavallo a Brissago il 22 agosto 2009).
Camicia rossa
Tormenta
Idillio tragico
Bibliografia
E. Magni Dufflocq, Storia
delle musica, Società editrice libraria, Milano 1930
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