la collezione d'arte: Isabelle Lemaitre

Samuel et moi

 

Note sull'artista

Isabelle Lemaitre di Charleroi (Belgio), vive col suo delicato immaginario le terre lontane della sua patria, ma, inesorabilmente, innesta alcuni  motivi di  una solarità mediterranea, filtrati in una filigranata disamina, che le è dentro e le scende nel corpo e nell’anima. I chiarori lustri delle sue parti sono esaltati e sono difesi dalle onde della valanga di luce che offre il bacino esaltante del Mediterraneo. Con incisivi segni contiene calori ed affetti familiari, marcando, così, una voglia di serena ed agreste dimensione, perdendosi con i pensieri nel blu del cielo, che, incantata, gode dal suo terrazzo di Massa Lubrense, inseguendo il profilo di Capri.

Oggi insegue, nel tempo sottile, ma resistente, del mito, essenze autentiche, che risultano, però, ancora inavvicinabili. Si avverte nel suo codice linguistico, che rimanda ad un tempo vicino e, nel contempo, lontano, declinato da segni e simboli e da figure particolari ed estreme, la volontà di afferrare in un’analisi condensate valutazioni della vita.

Ci fa piacere citare un passo di Gennaro Colangelo, dell’Università di Roma - Lumsa,  che scrive sull’operatività di Isabelle Lemaitre: “Secondo l’acuto giudizio di Zygmunt Bauman, uno dei più grandi pensatori viventi, la fase attuale della nostra modernità è caratterizzata dalla leggerezza e dalla liquidità. Un modo fluido di leggere il reale come un’entità scorrevole e mai totalizzante è nell’opera di Isa. Sperimentazioni cromatiche e contaminazioni parafigurative ricche di simboli e di ardite suggestioni sono gli equilibri su cui l’artista costruisce il suo pensiero come un codice di comunicazione delle sensazioni che emergono dal suo percorso nell’esistente. Nel quadro “Samuel e moi” i soggetti assumono sembianze di origine incerta, eppure collegabili alla concezione platonica dell’essere sferico perfetto nel tempo dell’inizio: l’ermafrodita del SIMPOSIO, scisso in due da un tragico destino in cui le due metà sono alla perenne ricerca l’una dell’altra. Sul palcoscenico delle nostre inquietudini, in questi anni di grande incertezza, solo l’artista può ancora evocare l’epoca mitica in cui era possibile all’uomo ascoltare la voce autentica dell’Essere. Tutta la pittura di Isa è una costante ricerca del senso profondo delle cose in un mondo che di giorno in giorno perde contatto con la verità e la vita, tramutandosi nella terra desolata di cui scrisse T. S. Eliot.

Le redazioni pittoriche di Isabelle Lemaitre reggono una scena trasversale, in cui s’incontrano e si scontrano, gareggiano e dialogano, mute esistenze. I simboli e le sofisticate elaborazioni, quasi d’elevazione fantasy, duettano in un mondo di liquidi rimandi per afferrare, di tessute evidenze e di nascosti interrogativi, molti rilanci e svariati segreti.

Maurizio Vitiello


Tratto dalla presentazione della personale Fiori per Viaggiatori e Altri Disegni, Galleria Lo Magno Modica (RG), 27 Aprile - 24 Maggio 2008

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