Note sull'artista
Curriculum
artistico a cura di
Antonietta Rotella,
Collega in Arte.
Nacque il 24 Febbraio 1922 nel conservatorio di "San Pietro a Maiella" in
Napoli, di cui il padre era custode. Ignorando la sua inclinazione per
l'Arte, gli fu imposto di frequentare il Seminario, con la precisa
intenzione di farlo diventare prete. Prima a Colle di Val d'Elsa, poi a
Siena e quindi in due seminari a Napoli. Dopo dieci lunghi anni, al culmine
della sua preparazione sacerdotale, gettò l'abito alle ortiche iniziando
così un nuovo percorso: errabondo, senza meta e senza alcun punto di
riferimento!
Conseguito il diploma dell' Istituto d'Arte, si diede all'insegnamento di
materie artistiche; mai tralasciando la sua primaria attività: disegnare,
dipingere, scrivere.
Le tematiche?... La musica. La gioia. Il dolore. L'amore. La vita... sempre
all'insegna di una viscerale sensualità e raffinato masochismo. Mai lo
abbandonerà il ricordo struggente dei particolarissimi momenti trascorsi in
Conservatorio tra le storiche melodie e i grandi ritratti ad olio dei
musicisti da lui amorevolmente restaurati. Gia dal 1945, dovette ripiegare
sulla cosiddetta "pittura commerciale"!... Opere ed opere... destinate agli
Americani! Unico espediente che gli consentì di allontanarsi dalla famiglia
originaria e mettersi in proprio; finalmente libero d'essere se "stesso"!
Passò da uno studio all'altro; partecipò a qualche mostra collettiva, poi
finì a percorrere il solitario sentiero in bilico tra realtà e immaginario,
Col tempo, com'è l'uopo, il suo linguaggio ha subito le sue naturali
metamorfosi senza nulla togliere ai complessi, raffinati contenuti.
Protagonista eccellente del cospicuo bagaglio espressivo di Luigi Laugelli:
il "pianeta donna", a cui lui, instancabile, settecentesco menestrello,
continua a rivolgere le sue accorate invocazioni e leziosi lazzi,
magistralmente barattando spazi e tempi dell'oggettivo reale con i propri
dell'onirico-soggettivo, operazione intellettivo-emozionale che pur
complessa, gli riesce fluida e naturalmente congeniale, ancora oggi nella
sua non più "verdissima" età.
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