Narra il Boccaccio l'avventura di un mercante fiorentino, Niccolò da Cignano detto Salabaetto, capitato a Palermo in Sicilia
dove similmente erano, e ancor sono, assai femmine del corpo bellissime ma nimiche della onestà le quali, da chi non le conosce, sarebbono e son tenute grandi e onestissime donne.
Tale è la protagonista, madonna Jancofiore che ha come scopo vuotare le tasche del ricco Salabaetto. Non essendo una volgare prostituta, adotta una strategia lunga, complessa e raffinata. Il primo appuntamento ha luogo in un bagno pubblico, dove madonna Jancofiore ha preso in affitto per l'intera mattinata una sala.
Salabaetto arriva per primo, e poco dopo vennero due serve:
l'una aveva un materasso di bambagia bello e grande in capo, e l'altra un bellissimo paniere pien di cose; e steso questo materasso in una camera del bagno sopra una lettiera, vi miser su'un paio di lenzuola sottilissime listate di seta, e poi una coltre di bucherame cipriana bianchissima con due origlieri lavorati a maraviglie; e appresso a questo spogliatesi ed entrate nel bagno, quello tutto spazzarono e lavarono ottimamente.
Poco dopo la donna con due sue altre schiave appresso al bagno venne; dove ella, come prima ebbe agio, fece a Salabaetto grandissima festa, e dopo i maggiori sospiri del mondo, poiché molto abbracciato e basciato l'ebbe, gli disse:
"Non so chi mi s'avesse a questo potuto conducere altri che tu; tu m'hai miso lo foco all'arma, toscano acanino".
Salabaetto, si va convincendo di vivere un'avventura ad altissimo livello. Come a lei piacque, ignudi amenduni entrarono nel bagno, e con loro due delle loro schiave.
Quivi, senza lasciargli por mano addosso ad altrui, ella medesima con sapone moscoleato e con garofanato meravigliosamente e bene tutto lavò Salabaetto, e appresso si fece lavare e stropicciare dalle schiave.
Per i lettori del Boccaccio, tutto questo doveva sembrare un concentrato di erotismo e di lussuria. Erano tempi in cui solo in Sicilia ci si lavava grazie ai residui della civiltà idraulica dei mussulmani; a Firenze e nel resto dell'Italia il bagno si faceva forse a Pasqua e le madonne, a detta dei cronisti, "havevano uno pochettino di rogna su le mani".
La tecnica di seduzione di madonna Jancofiore è senz'altro più evoluta e raffinata di quelle adottate oggi dal ricco industriale con l'amica di turno. Salabaetto è stato prima preparato psicologicamente dalle due schiave che preparavano il bagno, poi insaponato meravigliosamente bene e tutto da madonna Jancofiore; infine, senza aver potuto ancora sfiorare Jancofiore è costretto a contemplarla mentre si fa lavare e stropicciare da altre due schiave. Salabaetto ormai era cotto a puntino quando recaron le schiave due lenzuoli bianchissimi e sottili, dé quali veniva sì grande odor di rose che tutto ciò che v'era pareva rose; e l'una inviluppò nell'uno Salabaetto, e l'altra nell'altro la donna, e in collo levatigli, amenduni nel letto fatto ne gli portarono.
E quivi, poi che di sudare furono restati, dalle schiave fuor di que' lenzuoli tratti, rimasono ignudi negli altri. E tratti dal paniere oricanni d'ariento bellissimi e pieni qual d'acqua rosa, qual d'acqua di fior d'aranci, qual d'acqua di fior di gelsomino e qual d'acqua nanfa, tutti costoro di queste acque spruzzarono; e appresso tratte fuori scatole di confetti e preziosissimi vini, alquanto si confortarono.
Ma Salabaetto non potrà ancora soddisfare tutte le sue voglie perché Madonna Jancofiore lo invita a casa sua per la sera dove Salabaetto, lietamente ricevuto, con gran festa e ben servito cenò. Poi, nella camera entratisene, sentì quivi meraviglioso odore di legno aloè e d'uccelletti cipriani vide il letto ricchissimo e molte belle robe su per le stanghe; le quali cose, tutte insieme e ciascuna per sé, gli fecero stimare costei dovere essere una grande e ricca donna.Il mattino dopo: ella gli cinse una bella e leggiadra cinituretta d'argento con una bella borsa, e sì gli disse:
"Salabaetto mio dolce, io mi ti raccomando: e così come la mia persona è al piacer tuo, così è ciò che ci è, e ciò che per me si può, è allo comando tuio".
Madonna Jancofiore riuscirà a spennare il suo mercante che saprà poi prendersi la sua rivincita. Ma più che la storia, è la cornice che conta; Palermo aveva fama di essere la città più seducente, erotica, raffinata del mondo ma ben presto baroni venuti dal nord e frati spagnoli la "occidentalizzeranno" inserendola in quello che oggi chiamiamo CIVILTÀ. Fara Misuraca |