Italia in
Bianco e Nero
Sbarcan sull’isola gli uomini
neri,
cercan la pace e la libertà,
triste è la sorte per gli
stranieri,
trovan uno stato che ospitarli
non sa.
La storia ci insegna che abbiam
poca memoria
e l’unità una chimera sarà,
per una nazione che non ricorda
la gloria,
triste è la sorte che la
attenderà.
Danzan burattini dentro l’arena
e lo spettacolo pietoso si
presenterà,
pensa la gente che assiste alla
scena,
triste è la sorte che male ci fa.
Strana è la sorte di questa
nazione,
che gioie e dolori da sempre ci
da,
di mille colori è il suo balcone
ogni speranza mai tramonterà.
Raccontan le storie gli anziani
ai bambini,
tramandan memorie che tesoro
saran,
lavoran artigiani con i
contadini,
ricchezza più grande mai si
vedrà.
Pulsano i cuori delle formiche,
una voce si spande fra agri e
città,
sbucan dai fori e dalle stradine,
un urlo accorato reclama Unità.
Estratto dalla
scatola di latta
Autobiografia
Scrivo per diletto e per passione
con lo pseudonimo di Josè Pascal (figlio del fu Mattia Pascal e
Ederì Buendìa discendente del grande colonnello Aureliano Buendía).
Nacqui anni or sono a Comuncè, un piccolo paese incastonato fra il
Nord del Mediterraneo e il Sud dell’Italia. Curo il blog “In parole
semplici”
http://parolesemplici.wordpress.com/ che per me rappresenta
“una scatola di latta virtuaculturale dove vengono custoditi
pensieri, ricordi, immagini, suoni e semplici storie”. Il blog
interculturale custodisce racconti, pensieri, immagini e suoni di
persone di tutto il mondo. |