Note sull'artista
Nasce a Sant'Andrea di Solofra nel 1611
da una famiglia di artisti.
Si forma dapprima presso la bottega del
padre Giovan Tommaso e, in seguito, al fianco di Massimo Stanzione, nel
corso di soggiorni napoletani probabilmente a carattere sporadico.
Sull'iniziale partecipazione al naturalismo legato all'opera di Battistello
Caracciolo si innestano, intorno alla metà del quarto decennio, le
esperienze di Ribera e Velàzquez. Nella serie delle figure sacre femminili a
mezzo busto (Sant'Agata, Santa Caterina
d'Alessandria, Giuditta, Santa Teresa, oggi disperse in diverse
collezioni pubbliche e private) l'artista rielabora la sensualità pittura
neoveneta e l'interpretazione dello stile caravaggesco operata da Valentin
de Boulogne e Simon Vouet.
La sua attività si concentra soprattutto
nell'ambito della città natale: oltre a numerose pale d’altare, dipinge nel
1636 la serie di tele per il soffitto della collegiata, mentre tra il 1637 e
il 1640 è impegnato nei quadri per la volta della parrocchiale di Sant'Agata.
Nel corso del quinto decennio si consolida il rapporto di committenza
pressoché esclusiva con la famiglia Orsini di Gravina, per la quale esegue
opere soprattutto a carattere religioso.
Dal 1649 si stabilisce a Gravina, dove
muore nel 1651.
Tratto dalle biografie degli artisti di Marina Minozzi per l’opera “La Collezione d’Arte del Sanpaolo Banco di Napoli” a cura di Anna Coliva. |