Sud Illustre

 

Goliarda Sapienza

a cura di Giuseppe Mammolenti

 

La scrittrice Goliarda Sapienza nacque a Catania il 10 di maggio del 1924 da Peppino Sapienza e Maria Giudice. La madre fu la prima donna in Italia a dirigere una Camera del Lavoro, quella di Torino, e anche il quotidiano “Il grido del Popolo” Nel 1920 si trasferisce a Catania inviata dal partito socialista per organizzare e portare avanti l'attività socialista.

Il padre definito l'avvocato dei poveri, perseguitato dal fascismo per il suo attivismo nel partito socialista catanese e pare che un figlio, Goliardo, avuto al primo matrimonio, fu fatto annegare nel Mar della Playa da emissari fascisti o mafiosi per vendetta.

All'età di 16 anni Goliarda Sapienza si trasferisce a Roma, dove studiò all'Accademia di Arte Drammatica. Negli anni cinquanta e sessanta recitò come attrice di teatro e di cinema, lavorando con Luchino Visconti (nel film Senso), Alessandro Blasetti e Citto Maselli, suo compagno di vita. Pur raccogliendo lusinghieri successi di critica e di pubblico decide di lasciare l'attività di attrice per dedicarsi alla scrittura.

Al suo primo romanzo Lettera aperta, pubblicato nel 1967, seguirono Il filo di mezzogiorno (1969), L'università di Rebibbia (1983), Le certezze del dubbio (1987). Per interessamento di Angelo Pellegrino sono stati pubblicati postumi L'arte della gioia, Destino coatto, Io Jean Gabin, Il vizio di parlare a me stessa e le poesie Siciliane.

Goliarda Sapienza è morta a Gaeta il 27 agosto del 1996.


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