La
scrittrice Goliarda Sapienza nacque a Catania il 10
di maggio del 1924 da Peppino Sapienza e Maria
Giudice. La madre fu la prima donna in Italia a
dirigere una Camera del Lavoro, quella di Torino, e
anche il quotidiano “Il grido del Popolo” Nel 1920
si trasferisce a Catania inviata dal partito
socialista per organizzare e portare avanti
l'attività socialista.
Il
padre definito l'avvocato dei poveri, perseguitato
dal fascismo per il suo attivismo nel partito
socialista catanese e pare che un figlio, Goliardo,
avuto al primo matrimonio, fu fatto annegare nel Mar
della Playa da emissari fascisti o mafiosi per
vendetta.
All'età
di 16 anni Goliarda Sapienza si trasferisce a Roma,
dove studiò all'Accademia di Arte Drammatica. Negli
anni cinquanta e sessanta recitò come attrice di
teatro e di cinema, lavorando con Luchino Visconti
(nel film
Senso),
Alessandro Blasetti e Citto Maselli, suo compagno di
vita. Pur raccogliendo lusinghieri successi di
critica e di pubblico decide di lasciare l'attività
di attrice per dedicarsi alla scrittura.
Al suo
primo romanzo
Lettera aperta,
pubblicato nel 1967, seguirono
Il filo di mezzogiorno
(1969),
L'università di Rebibbia
(1983),
Le certezze del dubbio
(1987). Per interessamento di Angelo
Pellegrino sono stati pubblicati postumi
L'arte della gioia,
Destino coatto,
Io Jean Gabin,
Il vizio di parlare a me stessa
e le poesie
Siciliane.
Goliarda Sapienza è morta a Gaeta il 27 agosto del
1996.