Note sull'artista
Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d'Arpino
nasce ad Arpino (allora provincia di Caserta) nel 1568. Il padre pittore
si trasferisce a Roma nel 1582 con la famiglia dove lavora nella
decorazione delle Logge vaticane, sotto la direzione del Pomarancio. È
lì che il giovane Cesari si fa notare per la sua creatività e comincia a
lavorare come ragazzo di bottega. Già nel 1583 è ammesso all'Accademia
di San Luca, di cui sarà poi ripetutamente presidente, fino a quando non
lo sostituirà il Bernini, e presto viene ammesso a realizzare affreschi.
Entra così nella corte di Gregorio XIII, il cui figlio Giacomo
Boncompagni era divenuto Duca di Aquino e di Arpino.
L'ascesa al soglio pontificio di
Sisto V nel 1585 non interrompe la carriera del Cesari, ormai ben
introdotto nell'ambiente: risale a questo periodo l'affresco con la
Canonizzazione di san Francesco di Paola nel chiostro della Trinità dei
Monti, dove risente dell'influenza sia del Pomarancio che di Raffaellino
da Reggio. Da quell'anno e fino al 1591 lavora a Sant'Atanasio dei
Greci. Nel 1586 entra nella Congregazione dei Virtuosi al Pantheon. Nel
1588 il cardinal Farnese gli commissiona gli affreschi, oggi perduti,
per San Lorenzo in Damaso.
Nel 1589 è a Napoli, dove affresca il
coro della Certosa di San Martino, e tornerà nel 1593 per eseguire gli
affreschi della volta della Sacrestia. A Roma lavora, tra il 1587 e il
1595, nella Cappella Olgiati in Santa Prassede, mentre dal 1597 lavora
nella Cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi (gli succede poi,in
questa commessa, il Caravaggio). La bottega di Cesari era ormai tra le
più affermate di Roma: vi entrò nel 1593 anche il Caravaggio.
Una commessa che l'accompagnò per
oltre quarant'anni, dal 1595 e il 1640, furono gli affreschi del Palazzo
dei Conservatori. Vi realizza: il Ritrovamento della lupa, nel
1596; la Battaglia tra i Romani e i Veienti, nel 1597 e il
Combattimento tra gli Orazi e i Curiazi, nel 1612. Vi ritorna dal
1635 per eseguire il Ratto delle Sabine, l'Istituzione della
Religione e la Fondazione di Roma.
Nel 1600 affresca l'Ascensione nel
transetto di San Giovanni in Laterano, sempre in quegli anni assume la
direzione dei lavori di decorazione musiva della cupola di San Pietro,
successivi sono gli affreschi della villa Aldobrandini a Frascati e tra
il 1605 e il 1612 quelli della Cappella Paolina in Santa Maria Maggiore.
Dipinse anche in Poli, nel palazzo
baronale dei Conti, dove affrescò la cappella privata del palazzo che dà
in un grande salone anch'esso affrescato. Morì a Roma il 3 luglio 1640.
Fu definito dai Conservatori dell’Urbe ‘pictor unicus, rarus et
excellens ac primarius et reputatus’.
Testo tratto da wikipedia |