“Fu di vasta
e profonda cultura, di vena ricca e varia. Da suo padre, Martino,
anche lui compositore che ebbe in Sicilia una certa rinomanza,
apprese le prime nozioni Francesco Paolo, precocissimo: a tredici
anni esordì in un pubblico concerto di violino. Poi imparò il
pianoforte, l'armonia, il contrappunto; la sua prima composizione fu
eseguita nella cattedrale di Catania, quando egli aveva quindici
anni. Fra le sue opere vengono ricordate: Nella, Sansone, Aleramo.
Malia, II falconiere, Fatalità. E inoltre: Eco della Sicilia (50
canti siciliani), Medio Evo, Natale siciliano (schizzi dal vero),
due quartetti, una Messa di requiem, i Canti religiosi del popolo
Siciliano e vari altri lavori sinfonici, nonché Piccolo montanaro e
la famosa Serenata araba. La critica gli fu larga di plauso, i
sovrani di onorificenze. Ecco, per esempio, il giudizio di un
critico anonimo ma attento: «Io non vi so dire se F.P. Frontini
sia un genio o un super-uomo: ma quando un cervello e così
produttivo e fecondo, ha diritto all'ammirazione del pubblico
intellettuale». Nel 1879 cavaliere della Corona d'ltalia, nel
1906 cavaliere ufficiale; al proprio nome non anteponeva il titolo
di maestro ma quello di cav. uff., secondo la voga del primo
Novecento. Dedicò una melodia alla regina madre, che gli donò un
gioiello con iniziali: egli ne andava fiero. Nei primi del secolo la
sua figura longilinea e ispirata, i suoi baffi e la sua barba, la
sua «inglesina» a pallini sul colletto inamidato e il suo cappello
nero, alto a larghe tese, furono famosi, crearono una moda, la moda
dell'artista di classe.” [Da: Enciclopedia di Catania, Tringale
Editore, 1987]
Francesco Paolo Frontini.
Preghiera, aria di Malìa. Irina Iordachescu e Anna Maria Calì.
Il video è stato girato nel
corso della Conferenza-concerto “Lascia ch’io t’ami..” del 28
ottobre 2009 presso l’Università degli Sudi di Catania, Facoltà di
Lettere e Filosofia, al coro di notte del Monastero dei Benedettini
La
Conferenza-concerto ha voluto ricordare il compositore catanese
Francesco Paolo Frontini, che mise in musica alcune delle più belle
poesie d’autori di fine ottocento e compose l’opera lirica “Malìa”,
su libretto di Luigi Capuana. Sono intervenuti, la Professoressa
Maria Rosa De Luca, (il pronipote del Maestro) Pietro Rizzo, il
soprano Irina Iordachescu, la pianista Anna Maria Calì, il musicista
Gianfranco Plenizio. Per ulteriori romanze ed approfondimenti si
rimanda al sito
http://frontini.altervista.org
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