Note sull'artista
Cosimo Fanzago (Clusone,1591 - Napoli, 1678), complessa figura di
artista, fu una personalità dominante il panorama della scultura
secentesca napoletana.
Gli
inizi della sua carriera furono relativamente facilitati dalle relazioni
di cui godeva il suo nobile casato, e, nel 1615 ricevette l'incarico dal
cardinale Carafa di scolpire il monumento funebre di un suo congiunto,
Mario Carafa. Fu il primo contatto, attraverso uno dei suoi più alti
esponenti, con l'ambiente del clero napoletano che, insieme alla
aristocrazia, saranno i suoi migliori committenti.
L'ambiente della Corte Vicereale e della aristocrazia, nel quale Cosimo
viveva, lo obbligavano ad un alto tenore di vita, che probabilmente del
resto gli era congeniale. Ne derivò, comunque, che egli nella sua lunga
ed attiva esistenza guadagnasse somme notevoli, ma altrettanto notevoli
gli riuscì di spenderne. Lo sfarzo di cui si circondava e la sua innata
svagatezza giunsero a prosciugargli i risparmi. Tuttavia ciò non gli
impedì di riuscire a crearsi attorno un'efficiente organizzazione, che
comprendeva fornitori di marmi pregiati, operai ed artigiani per la
esecuzione delle decorazioni in genere, e dei lavori di intarsio per i
quali egli aveva preparati i disegni.
Anche il suo tratto di gran signore ci è, del resto, rivelato da vari
episodi. Il pittore
Francesco Solimena poté brillantemente iniziare a soli diciott'anni
la sua carriera con lavori nella chiesa del Gesù Nuovo, perché il
Fanzago, che aveva intuito il valore del giovane artista, si era fatto
garante presso i committenti dei buoni risultati della sua opera
Nel
1631 durante il priorato di don Ambrogio Gasco viene dato incarico a
Cosimo Fanzago di realizzare il monumentale altare-ciborio della Certosa
di Santo Stefano del Bosco a Serra San Bruno, smembrato a seguito del
terremoto del 1783 e rimontato pressoché integralmente, attorno al 1837,
nella chiesa dell’Addolorata della cittadina in provincia di Vibo
Valentia. Dell’imponente impresa del maestro restano oggi nel museo
d’arte sacra del duomo di Vibo Valentia alcuni mirabili manufatti
bronzei raffiguranti quattro angeli oranti; due angeli reggicanestro;
san Lorenzo, santo Stefano, san Bruno, san Martino e un frammento
architettonico.
Cosimo Orazio dei Fanzago, Cavaliere dell'Ordine di Malta per grazia del
Re di Spagna, morì in Napoli nel febbraio del 1678.
Tratto dalla presentazione della
mostra “Arte svelata. Capolavori di Cosimo Fanzago. Il restauro
delle sculture dal ciborio della Certosa di Serra San Bruno”, a cura
della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici
della Calabria, Galleria Nazionale di Cosenza 10 dicembre 2011 - 29
gennaio 2012. |