Pensiero Meridiano

 

Falcone, un nome da non dimenticare

di Fara Misuraca

Il 23 maggio di 12 anni fa una tremenda esplosione uccise in sol colpo il giudice antimafia Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, sua compagna nella vita e nel lavoro, Rocco Di Cillo, Antonino Montanari e Vito Schifani, guardie del corpo. Mi trovavo su quella strada pochi minuti prima dell’esplosione ed ancora ringrazio, egoisticamente, la precisione dei killer (altro che bombe intelligenti made in USA!) che seppero “colpire” con estrema esattezza il loro bersaglio, senza fare altre vittime se non le designate.

Giorno 23, su quella autostrada che collega Palermo al suo aeroporto, oggi intitolato a Falcone e Borsellino verranno scoperti due obelischi, a ricordo della tragedia.

Ad inaugurali pare sarà il ministro Lunardi che di lotta alla mafia non aveva più parlato da quando ebbe pubblicamente a dichiarare che “la mafia c’è e dobbiamo conviverci” azzerando con una sola frase i sacrifici, anche della vita, ed il lavoro di tante persone che alla lotta alla mafia credevano.

Alle manifestazioni in memoria sembra debba partecipare anche Romano Prodi, che non sarà presente all’inaugurazione ufficiale del monumento ma incontrerà gli studenti di molte scuole (non tutte perché impossibile) nell’aula bunker di Palermo, in una manifestazione meno ufficiale ma forse più sincera, che prevede rappresentazioni, se vogliamo un po’ ingenue, che rievocheranno la figura del giudice antimafia più famoso al mondo. A rinforzo degli studenti, meravigliosi ma a volte poco esperti, ci saranno persone come Mimmo Cuticchio, l’ultimo cantastorie e Giosuè Calaciura, scrittore.

Nell’ambito delle rievocazioni, si prevede anche la partecipazione di attori ben noti al grosso pubblico, come Luca Zingaretti, il commissario Montalbano di Andrea Camilleri, che reciterà, sotto l’albero Falcone (un vecchio albero, sfuggito alle cesoie comunali degli LSU, solo perché davanti l’ingresso del condominio in cui abitava il giudice Falcone, in via Notarbartolo … destino di un nome, anche lui vittima di un attentato!)

Infine a piazza Magione con musica (da Carapezza a Giuliana De Sio) ed allo Spasimo con un lavoro preparato dagli studenti del laboratorio della Facoltà di Lettere.

Sabato nella chiesa di San Giovanni dei Napoletani verrà consegnata la Targa Falcone che quest’anno è stata conferita a Umberto Santini e ad Anna Puglisi, una persona che mi onoro di conoscere in quanto mia amica ed ex-collega, che ha preferito abbandonare l’insegnamento per dedicarsi alla memoria delle vittime della mafia. Fondatrice assieme a Santini ed alla famiglia Impastato del” Centro Impastato”. Se qualcuno non conosce Giuseppe Impastato può vedere il film “I cento passi”. Io lo conoscevo Giuseppe. Eravamo amici.


Fara Misuraca, owner de Il Portale del Sud, maggio 2005

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