Pensiero Meridiano

 

Editoriale del Portale del Sud

Le sette sorelle

di Fara Misuraca

Le sette sorelle, le isole di Eolo, uno degli arcipelaghi più belli del mondo, rischiano di scomparire dalla World Heritage List dell'Unesco che le aveva incluse nel patrimonio dell'umanità.

Perché?

Perché l'Assemblea regionale siciliana, prendendo esempio dal governo nazionale, ha approvato una norma ad hoc che, in deroga al piano paesistico delle Eolie, consente la costruzione di otto nuovi alberghi e 300 nuovi posti letto a Lipari e Vulcano, in zone poste sotto vincolo. Sulla norma, approvata nottetempo nell'ambito della legge di variazione di bilancio e pari a circa 600 milioni di euro, si era aperto un duro confronto anche fuori dall'aula, che aveva rallentato l'iter di approvazione della manovra correttiva, creando frizioni all’interno del centrodestra.
Il centro destra non si smentisce e, come suo solito, vota la deroga, riservandosi le critiche una volta uscito dall’aula. Il maggior oppositore alla deroga è comunque l’assessore regionale al Turismo, Fabio Granata (An), una delle poche teste pensanti di questo governo. Contro si sono, ovviamente schierati anche gli ambientalisti e il centrosinistra. Granata parla di «approvazione vergognosa» e avverte che la norma «apre problemi di non facile soluzione all'interno del governo, della maggioranza e del mio stesso partito». L'assessore, che prima del rimpasto in giunta aveva la delega ai Beni culturali, adesso spera che «venga impugnata dal Commissario dello Stato», perché questa deroga «rischia di cancellare le Eolie dalla lista di patrimonio dell'umanità e questo per gli interessi di privati sostenuti dagli onorevoli Antonino Beninati (FI), Guido Virzì (An), Alberto Acierno (Siciliani uniti)».

A lanciare l'allarme sull'eventuale cancellazione delle Eolie dalla lista dell'Unesco, non siamo solo noi ma anche lo scienziato Mathis Wackernagel inventore con William Rees del concetto di “impronta ecologica” .

Wackernagel, in questi giorni in Sicilia, ospite dell’Università di Palermo, colloca la Sicilia ai primi posti tra le popolazioni che “scialano” sulla pelle del nostro pianeta. Lo studioso accusa i siciliani di erodere grande quantità di natura e di devastare l’isola con costruzioni abusive, disboscamenti ed inutili “cattedrali nel deserto”

“Qual è il senso di costruire nuovi alberghi alle Eolie?” si chiede Wackernagel. Aumentare i posti letto significa soltanto aumentare il numero di persone che gravano su un’area limitata. Le risorse verrebbero facilmente consumate con un aggravio della situazione già precaria per le isole.

Precaria sì, perché alle Eolie ci sono già almeno duecento ville abusive, ma non di eoliani o siciliani, ville in massima parte di persone che calano dal nord, che a casa loro inorridiscono (a parole) alla sola idea di una costruzione abusiva, ma che molto allegramente costruiscono sulle nostre spiagge! Tanto tra una deroga ed un condono “tutto va ben madama la marchesa” !

Più gente = più consumi energetici, più rifiuti, più cemento ecc …

Questo vuol dire Centrali elettriche, distruzione di spiagge uniche al mondo per trasformarli in porti, impoverimento della fauna ittica per via della cementificazione e degli scarichi, distruzione della flora. Senza considerare poi che se i vulcani si arrabbiano come li fermiamo? Con una legge deroga che impedisce l’erutto?

Per finire e poi vi lascio a pensare su quanto avviene nelle nostre belle terre, aggiungo che il sindaco di Lipari, il forzista Mariano Bruno è venuto “di persona personalmente” - come direbbe un personaggio di Andrea Camilleri - a porre un bell’interrogativo ai parlamentari dell’ARS e ai cittadini tutti: “Che ne sarà dei finanziamenti pubblici (2,5 milioni di euro) che i proprietari degli otto progetti approvati e contestati hanno già incassato?”

Mi fermo qui, credo che basti a qualsiasi lettore per farsi un’idea. Dare lavoro non significa costruire alberghi e sfruttare territori. Se solo ci pensate dopo la prima fase costruttiva che occuperebbe solo e soltanto manovalanza (gli ingegneri e gli architetti hanno già avuto il loro compenso, così come i proprietari delle terre) il degrado delle isole sarebbe tale che nessun turista avrebbe più voglia di passarci le vacanze!

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