Clientelismo, un
male inesorabile
Editoriale de Il Portale del Sud
Il fenomeno della clientela esiste ed
è sempre esistito in tutto il mondo. Erano appunto i “clientes”, i
mantenuti e i protetti delle “gens” che eleggevano i Consoli nell’antica
Roma repubblicana. Fatta la doverosa premessa, non si può nascondere che
in Italia il clientelismo ha assunto da tempo proporzioni insopportabili.
Altera i concorsi, le carriere, mortifica il merito, genera
e perpetua diseguaglianze. Non si può neanche sottacere che nel Sud
questa piaga è specifica e devastatrice, perché quasi universalmente
subita (non vogliamo dire accettata). Maestri nel manipolare le
clientele sono non solo molti esponenti dei ceti tradizionalmente
parassitari e le organizzazioni criminali, ma anche parti consistenti
delle nuove piccole borghesie, forse perché al Sud il “gattopardismo” –
antica abitudine di far finta di cambiare affinché nulla cambi – è una
vocazione più diffusa di quanto ci piacerebbe credere.
Anche al Nord esistono le clientele.
Un esempio su tutti: la “difesa statalista” di Malpensa da parte
dei leghisti, che lì hanno “piazzato” i loro clientes dopo aver
ubriacato con tesi secessioniste o pseudo-federaliste i loro elettori.
Ma al Nord, bisogna ammetterlo, il clientelismo non è una norma
totalitaria come dalle nostre parti, e proprio per questo il leghismo
non lo si può prendere come rappresentativo della realtà settentrionale,
anzi …
Da noi ogni potere diventa
inesorabilmente un mezzo per far clientela, ogni risorsa disponibile va
frazionata e lottizzata, il costo di ogni opera più che raddoppiato per
le spartizioni clientelari, ogni politico – salvo le famose “rare
eccezioni” – è un amministratore di pacchetti di voti. Questi ultimi
sono ereditabili, alienabili, spendibili…nel più totale disprezzo
dell’interesse comune. Ciò da anche la misura della immaturità
“politica” di molti tra noi elettori.
Un quadro triste quello tracciato?
Certamente sì, ma necessario, perché se non c’è consapevolezza del male,
come si può combatterlo per poi progredire verso la guarigione?
Gli elettori siciliani di destra, per
tornare all’attualità, si dovrebbero rendere conto dell’ingiuria fatta
loro da Berlusconi, che ha proposto Lombardo come governatore, con
l’appoggio dei voti della “gens” di Cuffaro e costringendo Micciché a
ritirare la sua candidatura, solo per non perdere il premio di
maggioranza alle elezioni nazionali. Come altrimenti spiegare, se
non in una logica puramente e cinicamente clientelare, che solo in
Sicilia l’Udc non sia stato messo alla porta dal “Caimano”? Una
vergogna, uno schiaffo alla Sicilia, soprattutto da parte dei politici
siciliani di destra, da far gridar vendetta!
Nel presente, la società civile
siciliana ha dato potenti segnali di riscossa, mettendo tra l’altro alle
corde una delle più grandi organizzazioni criminali della storia. La
speranza quindi c’è, e c’è anche una più che credibile alternativa,
rappresentata da Anna Finocchiaro, personalità forte ed autorevole,che
molte altre regioni ci invidiano.
Il futuro prossimo ci dirà se sarà
stata colta quest’opportunità. Ce lo auguriamo, e lavoriamo perché ciò
accada. Anche perché la Sicilia è da sempre la “matrice” di tutto il
Sud.
Brigantino - Il Portale del Sud
febbraio 2008
Gli editoriali del sito sono scritti congiuntamente da Fara
Misuraca ed Alfonso Grasso