Pensiero Meridiano

 

Il V- Day

Editoriale di Brigantino - Il Portale del Sud

Sappiamo bene che questa nostra opinione verrà letta assai dopo lo svolgimento dell’evento ma il nostro non è un quotidiano e le  opinioni non hanno una scadenza come lo yogurth, pertanto i nostri lettori non ce ne vorranno.  

Possiamo dire di essere un po' perplessi sul V day? Non certo per le ragioni che lo hanno motivato o per le leggi che si vorrebbe fossero prontamente approvate e che reputiamo pienamente condivisibili. Non per Beppe Grillo, persona simpaticissima, intelligente e bravissimo comico e con molte ragioni dalla sua parte. Ma perché non possiamo rassegnarci all’idea  che un paese  affidi la propria protesta ad un singolo capopopolo, un guru. Un paese così  secondo noi è alla frutta.

Possibile che si sia completamente perso nel nostro paese il valore della Politica e della partecipazione? Non è casuale forse che il centenario di Antonio Gramsci sia stato celebrato in Inghilterra e non in Italia!

Noi apparteniamo ad una generazione che è stata educata a credere  in determinati “valori”  e per noi come per molti altri anche della generazione a noi successiva, esistono ancora: sono malconci, vilipesi, traditi, ma ci sono ancora. Sono i sentimenti di libertà: di pensiero, di stampa, di religione, di scelta; sentimenti di solidarietà vera (in cui non c’è posto per le recinzioni e la ghettizzazione), di aiuto ai diseredati (e non di facile condanna). Solidarietà che non si esprime regalando un euro alla questua della domenica o ad un ente “benefico” tramite un SMS; di tolleranza verso chiunque non la pensa o non agisce secondo il nostro metro;  l’aspirazione ad una vera democrazia, dove il popolo abbia il suo ruolo di elettore reale e le persone scelte a rappresentarlo non presentino fedine penali lunghe un metro per i reati più disparati, dalla corruzione alla concussione, dalla collusione al fiancheggiamento, dal vilipendio alla bandiera al terrorismo; della laicità, che a differenza della preconcetta professione di una dottrina, non impone ad alcuno di credere o di non credere.

Proprio in nome di questo immenso valore laico, che ci ha resi liberi, non possiamo che esprimere perplessità sul V-day: rispettiamo e ammiriamo Grillo, ma non possiamo accettare volentieri che folle di giovani e meno giovani abbiano bisogno di un predicatore, di un guru, che li rappresenti. I Profeti non sono mai riusciti a liberare l’umanità dai pregiudizi, anzi sono stati usati dai nuovi padroni di turno per mantenere sottomessi i popoli. Intendiamoci, non vediamo in Grillo un novello despota. Quello che temiamo è il proselitismo di stampo qualunquista che cancella “i valori” e li sostituisce con il “buon senso”. Il “buon senso” che tanto piace ai “ben-pensanti”, che fanno rima con intransigenti e intolleranti.

Brigantino - Il Portale del Sud

settembre  2007


Gli editoriali del sito sono scritti congiuntamente da Fara Misuraca ed Alfonso Grasso

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