Distruggere la poesia
di Marco Rovelli
La scuola va distrutta in ogni ordine e grado, senza
risparmio. Ne beneficeranno le scuole private che
servono i ricchi del paese dove la forbice della
diseguaglianza è tra le più alte al mondo, ne
beneficeranno i preti, ma anche chi necessita di un
popolo gregge. La Gelmini adempie diligentemente alle
direttive. Con ogni mezzo possibile.
Tra questi, un cd distribuito in 70mila copie presso le
scuole medie di alcune regioni, per far parte del
programma di studio. Musica e parole. 10 in poesia.
L’abominio. Poesie di Foscolo, Leopardi, Ungaretti,
Montale – tutte massacrate a colpi di becero pop. Fatte
cantare ai divi della tv, da Amici a X Factor
a Saranno famosi a Ok il prezzo è giusto.
Tutti accomunati da un’assoluta inconsapevolezza di quel
che stanno cantando. Tutti presi nel furore di
distruggere il concetto stesso di poesia. Fingendo di
“avvicinare i ragazzi alla poesia”, si eleva a metro
dell’arte un simulacro di musica iperbarica, vuota, pura
merce. Del resto a questo deve servire la scuola, a
tirar su una generazione di consumatori senza alcuna
capacità critica.
Andate su www.orofinoproduzioni.com, e sentite Elisa
Rossi da X Factor che trapassa a colpi di
leziosità A Zacinto, ma anche il povero Mario
Venuti che si è prestato a poppizzare Meriggiare
pallido e assorto. Poi potete vomitare, se volete.
Ma ritenetevi fortunati, allo stesso tempo. E già,
perché l’ideatrice di questa immondizia è Loriana Lana,
che non è solo la testimonial della candidatura del
nostro Caro Leader S.B. al premio Nobel per la Pace, ma
anche la paroliera dell’inverosimile canzone (estremo
sintomo della cartoonizzazione dell’Occidente, per
citare il mio amico Giulio Milani) Silvio forever
(Silvio forever sarà silvio realtà silvio per sempre /
Silvio fiducia ci dà silvio per noi futuro e presente /
nobile e giusto tu ci piaci per questo sei il pensiero
che ci guiderà). Pensate, poteva musicarci anche un
Sandro Bondi, la signorina. Un’altra miracolata del
basso impero. Ricompensata con 70mila copie per i suoi
innominabili servigi.
pubblicato su
"l’Unità", 8/5/2010