Note sull'artista
Hush-hush (zitti-zitti, termine
onomatopeico in lingua inglese) è il titolo con cui il giovane pittore
napoletano Paolo dell’Aquila si presenta per la prima volta in mostra
personale a Roma. Paolo dell’Aquila è nato a Napoli, dove vive e lavora, nel
1980. Nel 1997 si è iscritto all’Accademia di Belle Arti di Napoli,
diventando allievo di Gianni Pisani. La sua pittura sa osare il senso dello
sfarzo – quasi una provocazione alle attuali metodologie narrative in arte.
La sfarzosità, però, è utilizzata in contrasto alle tipologie umane che
Paolo dell’Aquila indaga nelle cadenze del dolore e di un dramma attinente
alla teatralità partenopea; come anche a un’arte di performance connotata
dal turbamento di un disagio che quasi giunge alle zone dell’estraneità a se
stessi. Come osserva nel suo testo in catalogo Edward Lucie-Smith: «I
dipinti di dell’Aquila focalizzano il volto umano, spesso in una prospettiva
ravvicinata, quasi con lo scopo di penetrare lo stato d’animo – lo stato
mentale dell’individuo o, occasionalmente, degli individui ritratti». E
aggiunge Marco Di Capua, nell’altro testo in catalogo: «Paolo è una
specie di Ribera del Duemila, e mi auguro che l’ombra malata di questi muri,
e i pallori e i tremori delle facce pensose, le implorazioni, le
illuminazioni degli sguardi, i bianchi di queste tuniche da suppliziati, di
queste bende da feriti, da convalescenti, lui se li porti tutti dentro come
virus remoti e resistentissimi, che nemmeno una valanga di vaccini (…)
riusciranno, come si dice?, a “debellare”».
Tratto dalla
presentazione della personale "Hush-hush" 22 gennaio - 23 febbraio 2008
presso la galleria Il Polittico, Roma |