la collezione d'arte: Cuono Gaglione

“Acerra 1943” olio su tela 80 x 100, opera di Cuono Gaglione 2009

All'indomani dell'armistizio, oggetto di una spietata e sanguinosa reazione dell'occupante tedesco che aveva passato per le armi numerosi civili, tra cui anziani donne e fanciulli, e incendiato gran parte dell'abitato e delle infrastrutture, affrontava con fierezza le più dure sofferenze e intraprendeva, poi, con gran coraggio e generoso spirito di solidarietà, la difficile opera di ricostruzione. Settembre-ottobre 1943." [Mostra antologica in occasione dei 50 dell’attività artistica del M° Cuono Gaglione. Sala Convegni del Castello Baronale di Acerra, 7-15 dicembre 2009]

Monumento a Pulcinella

 

 

Lu Cavalieri

(21-26 febbraio 2005, personale presso la sede del parlamento Europeo di Strasburgo)

 

 

donne del sud

 

 

Juzzella

 

 

Michelina De Cesare

 

 

Michelina De Cesare

 

 

La Madonna della Santa Trinità, Cimabue

 

 

 

la personale di Strasburgo 2005

nella prestigiosa sede del Parlamento Europeo

Ha chiuso i battenti giovedì 24 febbraio presso la sede del Parlamento Europeo di Strasburgo, l’interessante personale di pittura dell’Artista Campano Cuono Gaglione che da anni percorre tematiche sulla storia meridionalista, sulle bellezze artistiche del Sud.

Oro puro

Più di ogni altra cosa, per un’artista o per chi abbia a che fare con i segni e le immagini, le origini o la terra natia, sono l’aspetto più importante, affinché la propria opera abbia quel valore aggiunto che connoti una cifra stilistica o figurativa. In Cuono Gaglione, nativo di Acerra, paese dell’entroterra napoletano, e poi per sua scelta “espatriato” in terra di Sicilia, questa caratteristica ha avuto il suo valore e il suo effetto. Di un artista sono basilari, quindi, le sue emozioni, le sue scelte di vita, la scuola della strada, i suoi ideali. Mai come in questo uomo d’arte, sono i suoi ideali di Meridionalista appassionato, che lo fanno appartenere di diritto a quella categoria di artisti che trasportano la loro passione e l’affetto per la propria terra, nelle loro opere. Da qui nasce la collocazione di Cuono Gaglione nel settore figurativo, in contrapposizione, a quello dell’arte moderna, che non poteva dare l’esatta misura della scelta naturalistica del pittore. Senza peraltro risultare poco proiettato nel futuro, Gaglione afferma con la sua arte, che la natura, la passione e sentimenti si possono vedere meglio con l’occhio del passato, e della naturalezza visiva, con una modernità che non può avere uguali.

Il Leggio del Tempo

E’ così che vengono fuori gli ideali e le  vere pulsioni di una terra martoriata e tradita, come quella meridionale. Non a caso Gaglione ha scelto di nascere e di vivere nel regno di capitali che sono la quintessenza dell’arte figurativa. Anche l’uso dei suoi colori, sono la risultante compositiva, di una realtà paesaggistica propria del Sud. E che dire dei suoi Pulcinella, maschera compaesana dell’artista, che incarna la vitalità e la voglia di riscatto di un popolo dalle fame atavica si, ma con arguzia e un’ironia intellettiva che ha dell’alta filosofia. Le maschere dei suoi pulcinella sono raffigurate pensanti ma pronte ad esplodere se solo glielo chiede il suo popolo. Contaminazioni varie, quindi, contiene la pittura di Gaglione, che non soffre di eccessivo astrattismo, ma ricorre ad un lucido e utile pragmatismo, intriso di passione ed emozioni. Basta questo per fare della pittura un’arte che racchiude il massimo del segno iconografico che connota un sentimento? Noi pensiamo di si. Nulla viene fatto se non c’è prima il cuore e poi il cervello. Le due cose, come in tutto ciò che è (di)mostrare e comunicare, sono destinate ad incontrarsi, per poi sciogliersi in colori e profondità sulla tela. In Gaglione il matrimonio cromatico-emozionale si fa rito ideologico e passione politica. Si rinnova, con le sue composizioni, il miracolo della realtà che si ferma in un’immagine, della luce che si fa manifesto di vita e di gioia, in un contesto di lacrime, sangue e nostalgia. Se Cuono è riuscito a comunicare tutto ciò, allora la sua è vera arte.

Gianni Mattioli

Modella sdraiata

Pittore Acerrano residente attualmente a Ragusa, dal 1966 ad oggi vanta una miriade di premi, tutti ambitissimi e meritati, ricevuti in Italia ed all'estero. Ha fatto della maschera Acerrana di Pulcinella protagonista di molti suoi dipinti, come molti attori hanno portato sulle scene teatrali, soprattutto partenopee, la figura del napoletano d'un tempo un po’ stralunato e sempre affamato ... Cantato anche in moltissime canzoni.

Le sue importanti e significative opere, nel corso d'una brillante carriera artistica,  fanno parte d'un numero imprecisato di collezioni pubbliche e private un pò ovunque. I suoi fantasmagorici colori mediterranei , che affascinano per la suggestività dei dipinti. oggettivamente mettono in risalto soprattutto figure e luoghi del sud Italiano,  quel sud spesso dimenticato ed osteggiato da tanti, là dove luoghi e sentimenti si fondono fino a formare un connubio difficilmente slegabile.

Così possiamo ammirare nei suoi magnifici quadri campi di margherite o girasoli,  dove il giallo è il colore dominante, oppure  figure come modelle, o borgata marinara , dove il fascinoso tocco pittorico diventa magica poesia e si trasforma , come per un miracolo, in un mondo dove sembra quasi di sentire gli odori ed i sapori d'una terra ricca di paesaggi e personaggi che hanno fatto la storia di regioni che solo da poco stanno uscendo, ed era ora, da un immobilismo e da una sonnolenza secolare.

Luciano Somma

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