Note sull'artista
Nato a Napoli nel 1616.
Fu alunno di Massimo Stanzione, poi collaboratore del "Maestro dell'Annuncio ai Pastori". Tra i dipinti della di questo periodo, ricordiamo San Paolo e il centurione e Mosè salvato dalle acque (Napoli, Museo Pignatelli), Il ritorno del figliuol prodigo e II pagamento del tributo (Napoli, Museo di Capodimonte), Il massacro degli innocenti (Milano, Pinacoteca di Brera).
L'ammirazione nutrita da Cavallino per l’Erodiade di van Dyck e le opere di Rubens arricchirono la vena naturalistica dell'artista, che ritrasse con preziosità di gamma cromatica personaggi, in particolare femminili. Ricordiamo la Santa Cecilia (1645, Firenze, Palazzo Vecchio), la Contatrice (Napoli, Museo di Capodimonte), la Clavicembalista (Lione, Musée des Beaux Arts), la Giuditta (Stoccolma, Museo Nazionale).
Non è certa la data della sua scomparsa: si ritiene che sia morto nel 1656 durante l'epidemia di peste.
Tratto dalle biografie degli artisti di Marina Minozzi per l’opera “La Collezione d’Arte del Sanpaolo Banco di Napoli” a cura di Anna Coliva |