Pensiero Meridiano

La "svolta"

di Antonio Casolaro

Ci vuole coraggio, ma anche una gran dose di sfacciataggine considerare “tecnico” il governo cui le camere hanno  dato la fiducia in questi giorni.

Se c’è un governo politico, nel significato pieno del termine, è quello del Prof. Monti.

Innanzitutto la maggioranza bulgara con la quale il governo è stato eletto la dice lunga sulla sua “neutralità”. E’ chiaro allora che sia in termini di programma che in termini di compagine il governo appena in carica ha assicurato eccome i poteri forti o deboli che siano del paese e del FMI/UE/BCE orchestrati e diretti dall’ex Governatore di Bankitalia oggi alla BCE Mario Draghi.

Ma andiamo con ordine.

Le lacrime e sangue sono le caratteristiche prime dei cd professori. Da qualsiasi angolo ci si ponga il programma descritto dal neo Presidente del Consiglio non lascia adito a dubbi né ad interpretazioni diverse: la crisi graverà sostanzialmente sulle masse popolari. E allora ripristino dell’Ici sulla prima casa, nuova riforma delle pensioni (dal 1992 non si contano più), vendita degli ultimi cd “gioielli di famiglia” come Eni, Enel, Poste ect. ulteriore “riforma delle istituzioni del mercato del lavoro” cioè introduzione della “linea Marchionne” e quindi spostamento della contrattazione collettiva tra imprese e prestatori d’opera nei luoghi di lavoro con soppressione del contratto nazionale.

Singolare e pericoloso il capitolo sulla possibile riduzione nel tempo delle imposte sul lavoro e sulle attività produttive, le quali dovrebbero essere finanziate dall’aumento di quelle sui consumi (l’Iva). Come dire quello che ti concedo con la mano destra me lo riprendo con la mano sinistra, con la particolarità tutta liberista che l’aumento delle imposte indirette (l’Iva) graverà in modo indiscriminato su tutti e quindi sulla maggioranza della popolazione,  che è costituita da pensionati e redditi fissi, ma anche disoccupati e povera gente. Infatti rispetto a quest’ultimi allorquando sarà deciso l’innalzamento dell’aliquota dell’Iva – già portata al 21% dal Governo del sultano – i prezzi  per esempio dei generi di prima necessità, ma anche l’acqua, il gas, l’energia elettrica, aumenteranno per tutti e quindi anche nei confronti di chi non lavora o è al di sotto delle cd soglie di povertà.

Per produrre il “risanamento” il prof. Monti si è avvalso di figure legate a doppio filo con i poteri forti come le principali banche (Unicredit, Banca Intesa, Mediobanca), la Confindustria, il Vaticano, i vertici militari e la Nato.

Il Vaticano si è imposto assumendo a pieno titolo settori vitali della governo. L’”Onu di Trastevere” come viene spesso definita la Comunità di Sant’Egidio ha ottenuto attraverso il suo fondatore Prof. Andrea Riccardi il Ministero della Cooperazione Internazionale. Il neo ministro è considerato “lo storico ufficiale” del Vaticano, insegna Storia Contemporanea all’Università di Roma Tre e molti dei suoi “discepoli” di Sant’Egidio sono disseminati in diverse università italiane, secondo l’uso del sistema baronale.

Per alcuni giorni la stampa sosteneva che il ministero della pubblica istruzione fosse appannaggio del Prof. Lorenzo Ornaghi, rettore dell’Università Cattolica di Milano, uomo vicinissimo al card. Ruini, membro del C.d.A. del quotidiano Avvenire nonché direttore della rivista “Vita e pensiero”. Una tale nomina sarebbe stata stridente con il dicastero dell’istruzione dello Stato italiano, specialmente poi se si considerano i rapporti tra istruzione pubblica statale e “paritaria”. Il buon senso, ma soprattutto la considerazione che alla fine la compagine Monti è sostanzialmente “democristiana” ha suggerito di nominare il più laico Ing. Prof. Francesco Profumo, mentre il prof. Ornaghi è andato ai Beni Culturali (!!!!).

Un altro bocconiano d’Ocg è Corrado Passera, di famiglia cattolica con solido legame con il presidente della Cei, cardinal Angelo Bagnasco e con il suo vice mons. Mariano Crociata. Di questo legame si ricorda la decisione assunta da Banca Intesa nel 2009 di finanziare il prestito per le famiglie indigenti voluto dalla Cei.

Ben altro governo forse questo paese avrebbe dovuto avere. Qualcuno a giusta ragione potrà dire, ma di fronte ad un malato grave i medici devono innanzitutto intervenire per salvargli la vita, rinviando a tempi migliori le cure ricostituenti. Ciò è vero, ma è altrettanto vero che le malattie del paziente sono conosciutissime, alcune sono anche croniche, motivo per cui era possibile, finanche dovuto, intervenire con terapie intensive, non disdegnando quelle per la ricostruzione degli organi sull’orlo della necrosi. Una per tutte porre mano al recupero del territorio, cosa che invece è stato del tutto abbandonato, anzi nel momento in cui è stata ribadita la costruzione della Tav Settimo torinese – Lione, appare ancor di più peggiorato.

Infine va aggiunto che “il caimano” non è che sia stato allontanato come dire a furor di popolo. Questo anno come dire “sabatico” potrebbe rinvigorire e per molti versi far dimenticare alla distratta “società civile” le distruzioni prodotte dal “sultano”. Di qui alle prossime elezioni sarà una lunga campagna elettorale tutta protesa a recuperare sul piano dell’immagine con qualche colpo a favore dei redditi alti come l’ostruzionismo alla patrimoniale. Per il resto poi il mercato dei deputati e dei senatori è sempre aperto e non è difficile rinfoltire la scuderia di ronzini pronti a vivere “una giornata da leone”.


Testo trasmesso dall'autore il 22/11/2011

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