Don Virgilio dopo il
voto
Personaggi: don Virgilio, portinaio – Brigantino,
inquilino (dottore)
Puntata precedente:
Don Virgilio e le elezioni
Androne di un antico
palazzo in Vico Storto Pallonetto Santa Lucia, Napoli.
Don Virgilio: Dottò! Avete visto? Voi comunisti avete vinciuto lo
stesso! … e io mi songo abbuscato la 50 euro per far votare ai
vecchiarielli a Berlusconi: quindi simm tutt’e duje cuntenti!
Brigantino: … Virgì, ma comme l’ha pigliata la sconfitta il figlio d'o
prevete?
Don Virgilio: Lui benino, mi pare, la sorella invece l’ha presa male … “duce,
duce” continua a strillare … “non ci abbandonare”!!
Brigantino: … e loro?
Don Virgilio: Stanno con un diavolo per capello! Vanno alluccanno comme ‘e
pazzi: “La corte di cassazione … la corte d’appello … devono ricontare i
voti!!!”
Brigantino: MO’!? Mò la vogliono vinta dalla Magistratura, dopo che hanno
chiamato i magistrati “toghe rosse” … “sub-umani” … “ infami”!!! Cun qualo
curaggio!
Don Virgilio: Dottò … facimmo pace? Io, nel segreto dell’urna, aggio vutato a
vuje ...
Brigantino: Virgì, ma io non mi sono mica presentato! … Veramente hai scritto
“Brigantino” sulla scheda?
Don Virgilio:
Sì dottò,
quant’e vero Iddio, e vorrei restituire pure la 50 euro …
In quel 12
aprile 2006 Brigantino distolse don Virgilio dal compiere l’insano gesto. La
sera andarono in pizzeria e si mangiarono due “marinare” alla faccia di
Berlusconi, che aveva perso grazie alla legge che si era fatto per vincere,
e che ancora sperava per capovolgere i voto democratico in quella
Magistratura che aveva violentato per 5 anni ... In fondo, ‘sto Berlusca, è
meglio lasciarlo perdere … |