Il prestigio del varietà di Enzo Biagi Mentre la stampa internazionale descrive l’Italia come «il malato d’Europa», Silvio Berlusconi risponde invece che «è un Paese ricco», soprattutto di speranze, io direi. Ribadisco: mi pare l’«ora del dilettante» che ci fa apparire come un Paese che non fa politica seria, ma del varietà. È tanto vero che quando si debbono discutere questioni fondamentali, noi siamo esclusi: provvedono Francia, Spagna, Inghilterra e Germania. Ultime notizie: domenica, a Bolzano, l’onorevole Berlusconi è stato fischiato in piazza. E lui, come risposta, ha fatto ricorso a un gesto volgare: ha alzato il dito medio. Potete immaginare un De Gasperi, un Nenni, un Togliatti impegnati in questa sceneggiata? Si può pensare di rappresentarci così nel mondo? E si può raccontare in giro che siamo dei benestanti, quando per molta gente, il mese ha una settimana in più, l’ultima? E come ci vedono gli altri? Berlusconi a Bolzano è stato duramente contestato: «Buffone, vai a casa» gli urlavano, «mentre - ho letto - il cerone sul suo volto si scioglieva nell’afa del Bolzanino». «Barzelletta» pensava la folla, ricordando le promesse del famoso «contratto con gli italiani»: grandi opere, posti di lavoro, sicurezza, pensioni. E intanto auspica «un partito unico dei moderati ». Se poi sono anche seri e intelligenti, tanto di guadagnato. Berlusconi vuol passare alla storia; ci passò anche Cambronne, e con una sola parola. Il Cavaliere, con il medio alzato, accanto una biondona, la coordinatrice provinciale degli «azzurri» che ride di quel gesto degno forse di un avanspettacolo, ha anche una bella battuta. Dice che con lui «l’Italia ha ritrovato ruolo e prestigio sul piano internazionale». Infatti.
Il Corriere della Sera, giugno 2005 |