L'ultimo sole d'Ischia sulle orme della lucertola
di Albano
Marcarini
Fuori
stagione, l'isola del golfo di Napoli può essere meta di facili
escursioni fra natura e arte.
Quando a
Ischia la stagione dei bagni finisce, resta il piacere delle passeggiate
nei boschi, fra i borghi e i terrazzi coltivi a precipizio sul mare. Con
il simpatico nome di "Sentieri della lucertola", il Comune di Barano
d'Ischia ha allestito alcuni percorsi pedonali, di breve estensione, ben
segnalati e di facile praticabilità. Questo che vi proponiamo ha come
meta il venerato santuario dello Schiappone o di Montevergine, nella
parte sud-orientale dell'isola.
Come è noto,
Ischia è nata su un vulcano. La sua morfologia, con conche e improvvise
cuspidi coniche, lascia intendere lo sviluppo di antichissime eruzioni
(la prima di queste addirittura fra 150 mila e 55 mila anni or sono). Il
paesaggio varia dunque continuamente, tratteggiato dai numerosi
insediamenti che occupano le terrazze più arieggiate e fertili.
Il nostro
itinerario parte in località Vatoliere, frazione di Barano, e segue la
via omonima, in direzione di Chiummano. Fra gli edifici di nuova
realizzazione restano alcune dimore di più vecchia data: per esempio
quella al civico 8, in pietra lavica e con profonde cantine voltate dove
si ricoveravano gli attrezzi per la vinificazione. Altre belle case,
quasi affastellate una sull' altra lungo uno stretto vicolo, si trovano
nella frazione Chiummano. Poi dal vicolo, rispettando il piccolo
segnavia con il disegno della lucertola, si passa su un sentiero che
aggira diversi poggi, idi retti da successioni di muri in pietra.
La vite copre
i terrazzini, ma si notano anche piante da frutto e ortaglie, segno di
un intenso sfruttamento agricolo a livello familiare. Ginestre, cisti,
eriche bordano il sentiero con i loro variati colori. A volte spunta
un’agave, magari dietro una folta schiera di fichi d'India, offrendo un
tocco di esotismo tropicale.
Si torna fra
le case presso il santuario dello Schiappone, o di Montevergine, per via
della venerata immagine della Madonna che campeggia sull'altare. Fu un
eremitaggio, fondato nel XVII secolo dalla famiglia Sinisca1chi. La
processione annuale, che ha come meta il santuario, inizia a notte fonda
dai vari paesi dell'isola e procede alla luce dei ceri. È una festa
collettiva, celebrata in settembre, che saluta la fine della bella
stagione.
Ora, con una
piccola diramazione, si sale fino al belvedere verso il mare. Vi si gode
una splendida veduta della Scarrupata, l'alto gradino roccioso che
s'immerge nel mare circa 200 metri più in basso. Un sentiero, che
varrebbe la pena ripristinare, proseguiva oltre, lungo la rupe, per
raggiungere l'isolata chiesa di San Pancrazio.
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Il
santuario dello Schiappone, meta dell'itinerario
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Tornati a
ritroso, dal santuario si scende per la stretta via Schiappone fino a un
crocifisso. Nell'aria aleggia un buon profumo di pane: viene dal vicino
panificio Montevergine. Dal suo forno a legna escono il buon pane
ischitano, i panelli e il palatone. Nell'ultimo tratto,lungo via Terone,
l'itinerario costeggia l'orlo del cratere di Vatoliere. Ha una
profondità di circa 75 metri ed è occupato da un'area umida e da una
boscaglia di pioppi.
Prima di
rientrare a Vatoliere, salita una scaletta e raggiunta la via
principale, si può visitare il laboratorio di ceramica, qualificato
continuatore della tradizione decorativa ischitana. Le tazze, i piatti,
le anfore e le formelle raffigurano con estro artistico i fiori, le
luci, il cielo e i colori che si sono potuti ammirare dal vivo lungo
questa breve ma appagante passeggiata.
Punto di
partenza e di arrivo: Vatoliere, frazione di Barano d'Ischia
(Napoli). Si raggiunge da Ischia Porto con il servizio di bus insulare.
Ischia è collegata a Napoli (Mergellina e Molo Beverello) con servizi di
battello o di aliscafo
Tempo di
percorrenza: 1 ora e 30 minuti su strade campestri e sentieri.
Dislivello: circa 100 metri. Segnavia: tabelle rosse con il
disegno della lucertola. Periodo consigliato: tutto l'anno, in
primavera per le fioriture.
Indirizzi utili: l'Ufficio Turistico,
presso il Municipio di Barano (081/90.54.08), distribuisce un pieghevole
su tutti i "Sentieri della lucertola".