la collezione d'arte: Gianni Allegra

dalla personale “Madonne on the road”

 

Note sull'artista

Gianni Allegra (Palermo, 5 luglio 1956) è un pittore, illustratore e autore satirico. Le sue prime opere compaiono sulla rivista I Siciliani diretta dal giornalista Giuseppe Fava, una delle troppe vittime della mafia. In seguito collabora con il quotidiano palermitano L'Ora per poi approdare, nel 1985, alle riviste nazionali Comix, Linus, L'Unità, e dal 1989 su Avvenimenti e soprattutto Cuore e poi su Tango e Smemoranda. Dal 1999 disegna quotidianamente la vignetta per le pagine della cronaca di Palermo del quotidiano La Repubblica.

La sua vasta produzione satirica è raccolta in sei libri (“I gattopardi”, 1991; “La prima repubblica non si scorda mai”, 1995; “Centonove vignette”, 1996; “Poveri ma brutti”, 1998; “Lo statuto dei disoccupati”, 2000, “L’isola di Cuffaro”, 2004) ed nel Cd-rom “Contro la mafia a vignette”, 1999, con il quale ha vinto il premio per la satira politica “Pino Zac” a Forte dei Marmi.

Gianni Allegra

Allegra è autore anche di intriganti storie a fumetti (graphic novel, come si dice oggi). Con lo scrittore Marcello Benfante ha realizzato la fiaba noir “Ballata triste della città dei topi”, per i tipi di Coppola editore ( 2004). Di particolare interesse è il volumetto “Scorci e squarci”, nato come progetto pittorico in mostra a Palermo nel 2004 e a Scicli nel 2005, diventato poi un libretto (Duepunti edizioni, 2004) con la collaborazione di alcuni noti scrittori e registi dell’area palermitana. Ha ultimamente realizzato per Frassinelli editore (2007) la graphic novel “Il giocatore” basata su uno script della regista Roberta Torre.

Segnaliamo ai nostri lettori

L’Isola di Cuffaro, Flaccovio Editore

Con una bella introduzione di Bruno Caruso, “L’Isola di Cuffaro” è una selezione di strisce, pubblicate tra il 2001 e il 2004, che hanno per protagonista il governatore della Sicilia Totò Cuffaro, noto al resto de mondo come “Vasa-vasa” ed ora, dopo le ultime gesta come “cannolo man”. Ci consente di ripercorrere attraverso i colpi sferzanti della Matita di Allegra, gli eventi di una regione travolta dagli scandali, dal cemento, dalla questione mafiosa ma in ogni momento ufficialmente affidata alla “madonna” cui lo stesso Cuffaro si è e ci ha affidato. Secondo lo stile di Allegra le vignette sono popolate da animali di ogni specie: gli immancabili topi, le “cimici” intese come microspie , le “talpe” del tribunale di Palermo i “corvi” e così via. La zoofilia di Allegra non è tuttavia quella educativa di Esopo ma esplicativa e rappresenta solo i demeriti umani.

Il Giocatore

Vita d’azzardo di un mafioso anticonformista

Testi di Roberta Torre e Gianni Allegra, disegni di Gianni Allegra, Frassinelli editore.Un libro splendido, ricco di sicilianità. La forza, l'espressività della grafic-novel si traduce in un duetto a ritmo di musica jazz e pennellate forti e decise sulle pagine di questa storia.

Dagli ultimi anni Novanta, Allegra porta avanti una ricerca pittorica esposta nel 1999 e nel 2000 a Palermo ("Giù per terra, niños"), nel 2000 a Milano ("Scenari urbani, commedia umana"), nel 2001 a Catania ("Corpi terrestri"), nel 2002 a Palermo ("Donne di colore"), nel 2003 a Siracusa ("Tu adesso mi vedi così") e ancora a Palermo ("Almeno guardami"), a Milano ("Maschi e femmine"), a Catania ("Il pittore della domenica"), nel 2007 a Siviglia (Pinturas) e a Milano e a Scicli (sempre nel 2007 “Madonne on the road”). Alcune sue opere sono esposte a Londra alla Fiumano Fine Art gallery, 27 Connaught street.

“Madonne on the road” è indubbiamente una delle più importanti realizzazioni di Allegra, una personale di pittura, che lo ha fatto conoscere non solo in Italia ma anche all’estero. Si tratta di un racconto per immagini, un racconto che ha come fil rouge una serie di ''madonne profane'', sempre uguali fra loro, ricco di ricordi, letture, citazioni legate al suo vissuto in uno stile espressionista e magico, dai colori forti.

Con “Madonne on the road” Allegra esce fuori dall’immaginario isolano ed entra nel collettivo globale, quello buono però, non quello finanziario. I protagonisti, sono figure immobilizzate nell’atto di muoversi. Ossimori che si muovono sullo sfondo di metropoli senza nome, aliene e silenziose costruite geometricamente, sotto cieli violenti bianchi, blu e rosa. Accanto a loro c’è sempre una “Madonna” che guarda distaccata e ancora più lontana dalla metropoli che sta alle spalle. Le Madonne di Gianni Allegra sono figure “aliene”, figure cui tutto ruota intorno, senza alcun dialogo con chi vive immobile nella città “aliena”.

Fara Misuraca

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